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On December 5, 2009, Amanda Knox and Raffaele Sollecito were found guilty of the murder of Meredith Kercher. In December of the following year, the appeal trial began. Despite the initial verdict, the Italian and international public opinion is widely divided: many are those who think that Amanda and Raffaele are the victims of a miscarriage of justice. Images of the couple have been seen around the world, on the web and on TV screens, creating a true media sensation.But what really took place?

Il 5 dicembre 2009 Amanda Knox e Raffale Sollecito sono stati condannati per il brutale omicidio di Meredith Kercher. Nel dicembre dell'anno successivo si e' aperto il processo di appello. Nonostante la prima sentenza l'opinione pubblica italiana ed internazionale si e' divisa nettamente: in molti infatti pensano che Amanda e Raffaele siano vittime di un macroscopico errore giudiziario. Le immagini dei due fidanzatini hanno fatto il giro del mondo, rimbalzando dal web alla tv, alimentando un vero e proprio fenomeno mediatico.Ma come sono andate veramente le cose?

This is the most detailed storytelling of the crimes of the one that came to be known as "The Monster of Florence": Brunoro and Pezzan write about everything, from Vincenzo Spalletti to the Sardinian Lead, from Pietro Pacciani to the picnicking friends, and finally from the esoteric theory to the Narducci story. A detailed map to find your way through a deep mystery.We are talking about an event that has tested all existing criminology theories on serial killers, to the point where we can state that there are traditional crimes, serial killers, and then there is "The Monster of Florence".

Francesca Alinovi, Alberica Filo della Torre, Meredith Kercher: tre donne diversissime tra loro eppure unite da un tragico destino. Tre donne protagoniste loro malgrado di tre casi di cronaca nera tra i più discussi e intricati degli ultimi anni e che, dopo tutto questo tempo, continuano a far discutere. Tre storie di ordinaria violenza sulle donne che, ancora una volta, sono costrette ad interpretare l’odioso ruolo delle vittime. I carnefici sono sempre loro: gli uomini.